e-Salute: la salute sul web in Italia


Il Forum biomedico sulla comunicazione e la salute ha realizzato un'indagine sulla via italiana all'e-health, che ha analizzato le caratteristiche di base, i contenuti e le strategie di comunicazione che contraddistinguono i siti web dedicati alla medicina e alla salute.
La rete è attualmente, e sarà sempre più diffusamente in futuro, una fondamentale fonte di comunicazioni, un inesauribile dizionario enciclopedico e uno "sportello" accessibile e sollecito per una grande quantità di utenti.

La crescita della salute nella rete

Negli ultimi anni la rete internet è diventata uno strumento senza dubbio importante per l'aggiornamento e per la qualità del lavoro del personale medico, come è risultato anche nel corso dell'indagine Censis-Forum per la ricerca biomedica del 2004, " I medici e l'innovazione farmacologia " dalla quale emerge come il 56,8% dei medici si serva degli strumenti informatici per ottenere supporto conoscitivo al momento della diagnosi, mentre è il 21,1% ad aggiornarsi soprattutto tramite internet.

Secondo i dati pubblicati nel 2003 dalla Health On the Net Foundation, un'organizzazione non governativa internazionale che conduce periodicamente attività di rilevazione sui fruitori delle informazioni di carattere sanitario in rete, più del 35% degli utenti europei della e-health sono pazienti che cercano soprattutto informazioni ed approfondimenti sulle malattie, e che dunque fruiscono del web come di un vero e proprio consulente medico e sanitario.

Nel panorama dell'informazione sanitaria non professionale internet si avvia dunque ad assumere un ruolo di prim'ordine, e se i dati Monitor Biomedico del 2002 evidenziano che il 38,0% degli italiani ottiene informazioni sanitarie dalla televisione, il 19,1% fa riferimento a parenti ed amici, il 14,2% ai quotidiani con inserti di salute ed il 12,6% alle pubblicazioni e alle riviste specializzate, sul totale dei circa 20 milioni di italiani che ad oggi utilizzano internet ( pari al 42,7% della popolazione maggiorenne ) è infatti il 95,2% degli internauti a servirsi della rete per visitare siti e per cercare informazioni, ed il 26% delle ricerche condotte sul web riguarda argomenti legati alla salute ed al benessere.
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Quella della attendibilità delle informazioni, che proprio in virtù delle caratteristiche di internet sono difficilmente controllabili in modo sistematico, si configura quindi come una questione di importanza cruciale perché le potenzialità del web nel campo della salute possano svilupparsi pienamente; in questo senso tutti i soggetti coinvolti sono chiamati in causa da questa crescente domanda di approfondimento e di dettaglio che sembra caratterizzare in modo preminente l'approccio dei cittadini all'e-health.

L'impianto della ricerca

Comunicazione, consultazione e servizio sono, evidentemente, soltanto alcune delle molteplici funzioni che la rete svolge per quanti accedono ad essa, tuttavia la ricerca ha scelto di concentrare su di esse la propria attenzione al fine di verificare le caratteristiche generali di una tra le fonti di informazione di un utente sanitario, sempre più autonomo ed avvertito, che presenta forse le più grandi potenzialità.

Ovviamente, stante la rapidità con cui la rete ed anche i singoli siti si evolvono e cambiano, il quadro tracciato dalla ricerca si riferisce alla sola situazione relativa al periodo della rilevazione, che va dal 9 al 19 maggio 2005.

In particolare è stato esaminato un campione di 190 tra i principali siti sulla salute, suddivisi in quattro categorie ( generalisti, istituzionali, farmaceutici, e delle associazioni dei malati ) con lo scopo di effettuare un'analisi quanto più possibile ampia dell'offerta a disposizione dei cittadini.
Sotto il profilo metodologico si è fatto ricorso all'analisi del contenuto, un tipo di analisi applicabile a qualunque testo, verbale e non verbale, che utilizza una scheda appositamente costruita, del tutto analoga ad un questionario, per analizzare alcuni aspetti selezionati dell'unità d'analisi, costituita in questo caso dai siti web.

In particolare il campione sottoposto ad analisi è composto da 190 siti così suddivisi:

1. Siti istituzionali: in questa categoria sono stati considerati i siti web realizzati per conto di soggetti attivi in Italia nell'organizzazione e nella gestione delle politiche sanitarie ( Ministero della Salute, Agenzie regionali per i servizi sanitari, Regioni, Istituto superiore di sanità, etc. ) a cui si aggiungono i siti dei principali organismi di rappresentanza di soggetti ed istituzioni sanitarie.

2. Siti di industrie farmaceutiche: in questa categoria sono compresi siti web di aziende che producono e commercializzano farmaci in Italia.

3. Siti di associazioni di malati: si tratta dei siti web che sono espressione di associazioni che rappresentano o che comunque raccolgono le istanze e gli interessi delle persone colpite da una o più specifiche patologie.

4. Siti generalisti: a questa categoria fanno riferimento tutti quei siti che, pur non essendo necessariamente ed esplicitamente espressione di un soggetto attivo sul territorio in campo sanitario, forniscono informazioni relative alla salute, nelle molteplici prospettive e declinazioni che sono proprie di questo concetto.
Naturalmente si tratta di una categoria molto ampia che comprende al suo interno diverse tipologie di sito.

La buona qualità dell'e-health

I contenuti reperibili sulla rete in tema di medicina, salute e sanità sono dunque estremamente diversi tra loro, e rispondono alle differenti esigenze sia dei cittadini che ne usufruiscono, che dei soggetti che li mettono a disposizione del pubblico.

In generale, le informazioni mediche e sanitarie disponibili sui siti in italiano sono risultate generalmente di buona qualità, sia sotto il profilo della attendibilità, che della facilità d'uso che del dinamismo informativo.

Inoltre un'attenzione specifica è stata dedicata ai temi trattati in home page, in grado di fornire indicazioni abbastanza puntuali sul tipo di argomenti su cui ciascun sito concentra l'attenzione e che, in larga misura, ne determina la caratterizzazione.

Affidabilità e usabilità come elementi cruciali della qualità

Più nel dettaglio, i dati raccolti hanno permesso di creare degli indici sintetici grazie ai quali è stato possibile valutare il campione a proposito di queste quattro dimensioni strategiche:

- la affidabilità delle informazioni;
- la usabilità ( e quindi la facilità per gli utenti di ottenere le informazioni di cui hanno bisogno );
- la varietà dei contenuti;
- il livello di genericità della trattazione.

Sotto il profilo della affidabilità il campione dei siti analizzati ha fornito un riscontro generalmente positivo, il valore medio dell'indice ricavato sulla base dei fattori considerati determinanti di questa dimensione è infatti pari a 11,1 per il totale del campione, su una scala da 0 a 20 ( lungo la quale il valore minimo riscontrato è stato 1 ed il massimo 19 ).

In generale, si può affermare che tutti i siti considerati, da quelli delle associazioni di malati a quelli delle industre farmaceutiche, mostrano di avere un livello di affidabilità più che accettabile.

Nella costruzione dell'indice di usabilità, che consiste anch'esso in un valore compreso teoricamente tra 0 e 20 ( di fatto però il valore minimo riscontrato è stato pari a 2 mentre il massimo è pari a 18 ), si è tenuto conto della presenza di strumenti volti a facilitare la fruizione delle informazioni, sia dal punto di vista della raggiungibilità che della comprensibilità dei contenuti, ed in particolare la mappa del sito, la funzione "cerca", la semplicità del linguaggio e la presenza di un glossario hanno assunto un peso importante ed anche in questo caso si è rilevata una certa omogeneità.

Sotto il profilo della varietà dei contenuti sono i siti delle associazioni di malati a spiccare per un valore medio più alto rispetto alla media. Nella costruzione della scala da 0 a 20 ( il valore minimo riscontrato è 0 ed il massimo è pari a 19 ) si è tenuto conto del numero e della varietà dei contenuti, ed il valore medio complessivo è risultato pari a 8,5, mentre i siti delle associazioni di malati evidenziano un valore pari a 9,8.
A proposito di questo indicatore, sia l'andamento complessivo che quello relativo ad alcune specifiche categorie ( fondamentalmente i siti delle industrie farmaceutiche, ma anche alcuni generalisti ) mettono in luce il fatto che molti dei siti che trattano i temi della salute tendono ad avere con frequenza un carattere 'specialistico', e quindi a concentrare il proprio fuoco solo su un certo numero di argomenti.

Il focus sulle patologie

Inoltre sono stati sottoposti ad un'analisi più approfondita quei siti che si occupano anche di patologie, e nei quali è quindi presumibile che si imbattano gli utenti che cercano approfondimenti ed informazioni su questi argomenti.

I rischi per i navigatori meno accorti

Nonostante il quadro generalmente positivo, tuttavia, i rischi di un'informazione non adeguata sembrano comunque concreti.
I valori riscontrati nell'indice di genericità, ed in parte anche quelli emersi nella cluster sulle patologie, evidenziano il fatto che sussiste un certo numero di siti che forniscono informazioni poco approfondite, senza alcun riferimento a fonti autorevoli, che non esplicitano le loro titolarità e finalità, o non garantiscono agli utenti la tutela della privacy, e in diversi casi si tratta di siti che contengono invece pubblicità commerciale in misura molto marcata.

Forza, potenzialità e necessaria evoluzione

Nel complesso, come evidenziato anche dall'andamento degli indici, nella maggior parte dei siti analizzati le informazioni disponibili sono dunque generalmente di buona qualità, anche se il dato relativo alla certificazione HON ( presente solo nel 7,4% del campione ) lascia intravedere ampi margini di crescita per la condivisione di criteri e strumenti per il controllo delle informazioni sanitarie sul web.
Soprattutto per le grandi potenzialità che la rete offre sotto il profilo della quantità di informazioni che può ospitare, nonché per la loro continua accessibilità per gli utenti, la e-health costituisce un orizzonte irrinunciabile sia per i soggetti istituzionali, nell'attività di promozione e di informazione sulle politiche sanitarie, sia per le imprese farmaceutiche che per i gruppi editoriali, che possono trovare sul web un pubblico interessato a notizie ed approfondimenti che troverebbero poco spazio su altri media.
Gli utenti, però, potrebbero essere aiutati di più, sostanzialmente da un uso più sistematico di criteri condivisi di validazione dei contenuti ( come ad esempio le certificazioni ), non solo a trovare le informazioni di cui hanno bisogno in un singolo sito, ma in una prospettiva più ampia a riconoscere le fonti più autorevoli, e quindi a dare il giusto credito alle molte voci della rete. ( Xagena_2005 )

Fonte: Fondazione Censis, 2005