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Su Cardiologia.org vengono riportate le novità sugli interventi coronarici percutanei ( PCI , percutaneous coronary intervention ) , che comprendono:

• Angioplastica a palloncino ( PTCA )
  
• Angioplastica laser
  
• Aterectomia
  
• Impianto di stent intracoronarico
  
  

Nel corso degli ultimi anni sono stati compiuti significativi progressi , soprattutto , nello sviluppo degli stent e nell'introduzione di nuovi farmaci , come gli antagonisti della glicoproteina IIb/IIIa.

La percentuale di successo di un intervento coronarico percutaneo è molto alta.

Il principale vantaggio degli interventi coronarici percutanei ( PCI ) rispetto alla chirurgia del bypass è rappresentato dalla relativa facilità di esecuzione. Non è richiesta anestesia. Non c'è apertura del torace.
E' inoltre possibile ripetere l'intervento con maggiore facilità rispetto alla chirurgia del bypass.

Il principale limite è invece rappresentato dall'alta incidenza di riocclusione dei vasi trattati nell'arco di soli 4-6 mesi. Sono in corso sperimentazioni con stent medicati per cercare di evitare questo inconveniente.

L'American College of Cardiology ( ACC ) / l'American Heart Association ( AHA ) raccomandano che gli interventi di PCI siano fatti da medici con un'esperienza di alemno 70 interventi/anno in Centri ospedalieri che eseguono almeno 400 interventi/anno.
In Italia opera la Società Italiana di Cardiologia Invasiva.