Sumatriptan nel trattamento dell'attacco acuto di emicrania con o senza aura, inclusi gli attacchi acuti di emicrania associati al periodo mestruale
Il Sumatriptan ( principio attivo di Imigran ) è un agonista selettivo vascolare dei recettori 5HT1D della serotonina, privo quindi di interferenza con gli altri sottotipi di recettori serotoninergici.
Il recettore 5HT1D è stato individuato prevalentemente a livello dei vasi cerebrali e media la vasocostrizione.
Studi di farmacologia animale hanno dimostrato che Sumatriptan agisce costringendo selettivamente la circolazione delle arterie carotidee senza modificare il flusso ematico cerebrale. La circolazione carotidea irrora i tessuti extra ed intracranici come le meningi e si ritiene che la dilatazione di questi vasi e/o la formazione di edema sia alla base del meccanismo patogenetico dell'emicrania nell'uomo. Inoltre l’evidenza sperimentale dagli studi nell’animale suggerisce che Sumatriptan possa inibire l’attività del nervo trigemino.
Entrambe queste azioni ( vasocostrizione cranica ed inibizione dell’attivazione sul nervo trigemino ) possono contribuire all’azione antiemicranica del Sumatriptan nell’uomo. La risposta clinica inizia 10-15 minuti dopo l'iniezione sottocutanea e circa 30 minuti dopo la somministrazione orale.
Imigran è in commercio nella formulazione: soluzione iniettabile per uso sottocutaneo e compresse rivestite con film.
IMIGRAN 6 mg/0,5 ml soluzione iniettabile per uso sottocutaneo: Ogni siringa pre-riempita contiene Sumatriptan succinato 8,4 mg pari a Sumatriptan 6 mg; IMIGRAN 100 mg compresse rivestite con film: Ogni compressa rivestita con film contiene Sumatriptan succinato 140,0 mg pari a Sumatriptan 100 mg; IMIGRAN 50 mg compresse rivestite con film: Ogni compressa rivestita con film contiene Sumatriptan succinato 70,0 mg pari a Sumatriptan 50 mg.
Imigran iniettabile e compresse trova indicazione nel trattamento dell'attacco acuto di emicrania con o senza aura, inclusi gli attacchi acuti di emicrania associati al periodo mestruale.
Imigran iniettabile è anche indicato per il trattamento della cefalea a grappolo.
Posologia e modo di somministrazione
Negli adulti si consiglia di assumere Imigran compresse rivestite con film il più presto possibile dall'inizio dell'attacco di emicrania. Il farmaco è comunque efficace in qualsiasi momento della crisi venga assunto.
Nell’emicrania la dose raccomandata di Imigran è di una compressa da 50 mg. Alcuni pazienti possono richiedere 100 mg. Se il paziente non risponde alla prima dose di Imigran, non può essere assunta una seconda dose per lo stesso attacco.
Imigran può essere assunto per attacchi successivi. Qualora la sintomatologia dovesse ripresentarsi, si possono assumere ulteriori dosi in qualsiasi momento entro le 24 ore seguenti, non superando il valore di 300 mg nelle 24 ore.
Sebbene la dose raccomandata di Imigran compresse sia di 50 mg, gli attacchi di emicrania possono variare in gravità sia tra pazienti che nello stesso paziente.
In studi clinici, dosi da 25 a 100 mg hanno dimostrato di essere più efficaci del placebo, tuttavia la dose di 25 mg è risultata in modo significativo statisticamente meno efficace delle dosi da 50 e 100 mg.
Le compresse devono essere deglutite intere con acqua. Pazienti con difficoltà di deglutizione possono scegliere di disperdere la compressa di Imigran in una piccola quantità di acqua prima dell’assunzione.
Le compresse di Imigran disperse in acqua hanno un gusto amaro.
Si raccomanda di iniziare il trattamento con la soluzione iniettabile per uso sottocutaneo alla comparsa dei segni della cefalea emicranica o dei sintomi associati: nausea, vomito o fotofobia.
L'efficacia del Sumatriptan è indipendente dal tempo intercorso fra l'insorgenza dell'attacco e l'inizio del trattamento. La somministrazione durante la fase di aura prima che si manifestino altri sintomi può non impedire l'instaurarsi di una cefalea.
Imigran iniettabile deve essere somministrato per via sottocutanea utilizzando l'autoiniettore Penkit.
Prestare particolare attenzione per quanto riguarda la corretta eliminazione, dopo l'uso, di aghi e siringhe.
La dose di Imigran raccomandata nell'adulto con emicrania è di una singola iniezione sottocutanea da 6 mg. Se il paziente non risponde alla prima dose di Imigran, non può essere assunta una seconda dose per lo stesso attacco.
Imigran può essere assunto per attacchi successivi. Qualora la sintomatologia si dovesse ripresentare, un'ulteriore dose sottocutanea da 6 mg può essere somministrata in qualsiasi momento nelle 24 ore seguenti purché sia trascorsa almeno 1 ora dalla prima dose.
La posologia massima consentita nelle 24 ore è di due dosi da 6 mg di Imigran ( 12 mg ).
La dose di Imigran raccomandata nell'adulto con cefalea a grappolo è di una singola iniezione sottocutanea da 6 mg per ogni attacco di cefalea a grappolo, purché non si superi il dosaggio massimo nelle 24 ore di 2 iniezioni da 6 mg ( 12 mg ) con un intervallo minimo di un'ora tra le dosi.
Proprietà farmacocinetiche
Dopo somministrazione per via sottocutanea il Sumatriptan presenta una biodisponibilità media elevata ( 96% ); le concentrazioni sieriche al picco vengono raggiunte in 25 minuti. Dopo una dose sottocutanea di 6 mg, la media delle concentrazioni al picco è di 72 ng/ml.
L'emivita di eliminazione è di circa 2 ore. Dopo somministrazione orale il Sumatriptan viene assorbito rapidamente; il 70% della concentrazione massima si raggiunge a 45 minuti.
Dopo una dose di 100 mg il livello del picco plasmatico medio è di 54 ng/ml. La biodisponibilità assoluta media, a seguito di somministrazione orale, è del 14%; ciò è dovuto in parte al metabolismo presistemico ed in parte ad assorbimento incompleto.
Il legame alle proteine plasmatiche è basso ( 14-21%), il volume medio di distribuzione è di 170 litri.
La clearance plasmatica totale media è approssimativamente 1160 ml/min, la clearance plasmatica renale media è di circa 260 ml/min. La clearance non-renale è circa l'80% di quella totale, il che suggerisce che il Sumatriptan viene eliminato principalmente per via metabolica attraverso il metabolismo ossidativo mediato dalla monoaminoossidasi A.
Il metabolita maggiore, il derivato acido indolo acetico di Sumatriptan, è escreto principalmente nelle urine, nelle quali è presente sia sotto forma di acido libero che di glucuronide; non presenta attività 5HT1 o 5HT2.
Non sono stati identificati metaboliti minori.
Il profilo farmacocinetico di Sumatriptan dopo somministrazione orale a pazienti sofferenti di emicrania non ha dimostrato differenze sostanziali durante e tra gli attacchi.
Controindicazioni
Imigran è controindicato nei casi di ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. E’ inoltre controindicato nei pazienti con età inferiore a 18 anni o superiore a 65 anni, nella gravidanza ed allattamento, nella cardiopatia ischemica, pregresso infarto miocardico, angina variante ( o di Prinzmetal ), vasospasmo coronarico, vasculopatie periferiche.
La controindicazione è anche estesa ai pazienti con segni o sintomi riconducibili a cardiopatia ischemica, nei pazienti con anamnesi di accidenti cerebrovascolari o attacchi ischemici transitori ( TIA ), nei pazienti con insufficienza epatica grave, ipertensione non-controllata, nei pazienti in trattamento con IMAO o che abbiano interrotto il trattamento con tali farmaci nelle due settimane precedenti.
Fino a quando non saranno disponibili ulteriori dati, il prodotto è controindicato nell'emicrania emiplegica, nei pazienti in trattamento con inibitori selettivi del riassorbimento della 5HT o con Litio.
E' inoltre controindicato l'impiego associato a specialità medicinali contenenti Ergotamina o suoi derivati ( inclusa Metisergide ).
Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
Imigran deve essere utilizzato solo dopo che sia stata fatta una diagnosi certa di emicrania o di cefalea a grappolo. Imigran non deve essere usato nella profilassi.
Sumatriptan non è indicato nel trattamento della emicrania basilare od oftalmoplegica.
Come per altre terapie per il trattamento dell'attacco acuto di emicrania, prima di iniziare il trattamento della cefalea nei pazienti per i quali non sia già stata fatta la diagnosi di emicrania e negli emicranici che presentino sintomi atipici, devono essere escluse altre condizioni neurologiche potenzialmente gravi. In soggetti in trattamento con Sumatriptan per via orale o sottocutanea sono stati segnalati casi di emorragia cerebrale, emorragia subaracnoidea e altri accidenti cerebrovascolari. Il nesso di causalità con Sumatriptan è incerto.
In un certo numero di casi sembra possibile che gli eventi cerebrovascolari fossero primari e che il Sumatriptan sia stato somministrato nella convinzione sbagliata che i sintomi del paziente fossero una conseguenza dell’emicrania.
Al riguardo si deve tenere presente che gli emicranici sono potenzialmente a rischio per alcuni eventi cerebrovascolari ( accidenti cerebrovascolari, attacchi ischemici transitori, ecc .).
Comunque, se un paziente non risponde alla prima dose, si deve considerare l’opportunità di rivedere la diagnosi prima di somministrare una seconda dose. La somministrazione di Sumatriptan può essere accompagnata da sintomi transitori, riferiti come dolore toracico e senso di costrizione, che possono essere intensi e interessare la gola. Un’appropriata valutazione deve essere effettuata nel caso si ritenga che tali sintomi siano indicativi di una patologia ischemica cardiaca.
Sumatriptan non deve essere somministrato a pazienti nei quali sia probabile la presenza di una patologia cardiaca non riconosciuta, senza che sia stata prima valutata la presenza di una patologia cardiovascolare latente. Tali pazienti comprendono le donne in post-menopausa, uomini di età superiore ai 40 anni e pazienti con fattori di rischio per malattia coronarica. In questi pazienti, poichè un’ischemia cardiaca può essere presente in assenza di sintomi clinici, si dovrebbe praticare un ECG successivamente alla prima volta che si utilizza Sumatriptan. Inoltre, questi pazienti qualora siano interessati a continuare la terapia con Sumatriptan vanno valutati cardiologicamente ad intervalli regolari. Tuttavia tali valutazioni possono non identificare ogni paziente che abbia una patologia cardiaca e, in casi estremamente rari, si sono verificati eventi cardiaci gravi in pazienti senza una patologia cardiovascolare latente.
Sumatriptan deve essere somministrato con cautela a pazienti con ipertensione controllata in quanto sono stati osservati, in un limitato numero di pazienti, incrementi di breve durata della pressione arteriosa e delle resistenze vascolari periferiche.
Sono state riportate rare segnalazioni postmarketing riguardanti pazienti con debolezza, iperreflessia, ed incoordinazione ( sindrome da serotonina ), a seguito dell’uso di un inibitore selettivo del riassorbimento della serotonina ( SSRI ) e Sumatriptan. Se si deve garantire clinicamente il trattamento concomitante di Sumatriptan con un SSRI, è richiesta un’opportuna osservazione del paziente.
Sumatriptan deve essere somministrato con cautela a pazienti con patologie che possano alterare significativamente assorbimento, metabolismo ed escrezione del farmaco, come nel caso di insufficienza epatica o renale. In pazienti con insufficienza epatica deve essere considerata la possibilità di somministrare dosi inferiori.
Sumatriptan deve essere impiegato con cautela nei pazienti con anamnesi di convulsioni o altri fattori di rischio che abbassino il livello di soglia delle convulsioni.
Pazienti con nota ipersensibilità alle sulfonamidi possono presentare una reazione allergica dopo somministrazione di Sumatriptan. Le reazioni possono variare dalla ipersensibilità cutanea all'anafilassi. Pur essendo limitate le conoscenze relative ad una cross-reattività si deve prestare particolare cautela se Sumatriptan è somministrato a questi pazienti.
Imigran iniettabile non deve essere usato per via endovenosa.
Le dosi raccomandate non devono essere superate. Gli effetti indesiderati possono essere più frequenti durante l’uso contemporaneo di inibitori della ricaptazione della serotonina , Nefazodone, Trazodone, triptani e preparazioni a base di Hypericum perforatum.
Interazioni
Non vi è evidenza di interazioni con Propranololo, Flunarizina, Pizotifene o alcol. A seguito dell'impiego di Ergotamina, sono state riportate reazioni vasospastiche prolungate. Poiché questi effetti possono sommarsi, occorre attendere 24 ore, dopo l'assunzione di farmaci a base di Ergotamina, prima del trattamento con Sumatriptan.
Per contro occorre attendere 6 ore, dopo la somministrazione di Sumatriptan, prima di assumere preparati contenenti Ergotamina. Si può manifestare un’interazione tra Sumatriptan e i farmaci anti-MAO, pertanto la somministrazione in concomitanza è controindicata.
Raramente si può manifestare una interazione tra Sumatriptan e un SSRI.
Gravidanza e allattamento
Sono disponibili dati post-marketing sull’uso di Sumatriptan durante il primo trimestre in oltre 1.000 donne. Sebbene questi dati non contengano informazioni sufficienti per trarre conclusioni definitive, essi non hanno rilevato un incremento nel rischio di difetti congeniti. L’esperienza con l’uso di Sumatriptan nel secondo e terzo trimestre è limitata.
E’ stato dimostrato che, a seguito di somministrazione sottocutanea, Sumatriptan è escreto nel latte materno. L’esposizione dei lattanti al farmaco può essere ridotta al minimo evitando l’allattamento al seno durante le 24 ore successive al trattamento.
Poiché complessivamente l’esperienza di utilizzo di Sumatriptan durante la gravidanza umana e l’allattamento è ancora limitata, Imigran non deve essere somministrato in gravidanza e durante l’allattamento.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine
L'emicrania o il suo trattamento con Imigran possono dar luogo a sonnolenza. Pertanto si raccomanda cautela nei pazienti impegnati in attività che richiedano attenzione, quali guida di veicoli o uso di macchinari.
Effetti indesiderati
Via sottocutanea: l`effetto collaterale più comune è un dolore transitorio al sito di iniezione. Altri effetti collaterali riportati sono: dolore, sensazione di formicolio, calore, pesantezza, pressione o senso di costrizione. Questi sintomi sono normalmente transitori, possono essere intensi e possono interessare qualsiasi parte del corpo, torace e gola inclusi. Arrossamento, vertigini e senso di debolezza sono, per la maggior parte, transitori e di intensità lieve o moderata. Sono stati riportati spossatezza e torpore. Nausea e vomito sono stati segnalati in alcuni pazienti, sebbene la relazione causale con Imigran non sia chiara. Subito dopo la somministrazione, è stato riportato aumento transitorio della pressione arteriosa. Sono state osservate occasionalmente lievi alterazioni dei parametri di funzionalità epatica. Vi sono state rare segnalazioni di convulsioni per la maggior parte nei pazienti con precedenti anamnestici di epilessia o lesioni strutturali predisponenti all`epilessia. Sono state segnalate inoltre: ipotensione, bradicardia, reazioni di ipersensibilità che possono variare da ipersensibilità cutanea a rari casi di anafilassi, tachicardia e palpitazioni.
Via orale: sono stati riportati i seguenti effetti collaterali: dolore, sensazione di formicolio, calore, pesantezza, pressione o senso di costrizione. Questi sintomi sono normalmente transitori, possono essere intensi e possono interessare qualsiasi parte del corpo, torace e gola inclusi. Arrossamento, vertigini e senso di debolezza sono, per la maggior parte, transitori e di intensità lieve o moderata. Sono stati riportati spossatezza e torpore. Nausea e vomito sono stati segnalati in alcuni pazienti, sebbene la loro correlazione con Imigran non sia chiara. Sono stati riportati aumenti transitori della pressione arteriosa che si manifestano precocemente a seguito dell`assunzione. Sono state osservate occasionalmente lievi alterazioni dei parametri di funzionalità epatica. Vi sono state rare segnalazioni di convulsioni per la maggior parte nei pazienti con precedenti anamnestici di epilessia o lesioni strutturali predisponenti all`epilessia. Sono state segnalate inoltre: ipotensione, bradicardia, reazioni diipersensibilità che possono variare da ipersensibilità cutanea a rari casi di anafilassi, tachicardia e palpitazioni.
Sovradosaggio
Sono stati riportati alcuni casi di sovradosaggio con Imigran per via sottocutanea.
Pazienti che hanno ricevuto singole iniezioni sottocutanee fino a 12 mg non hanno manifestato significativi effetti collaterali. Dosi fino a 16 mg per via sottocutanea e fino a 400 mg per via orale non sono state associate ad effetti collaterali diversi da quelli sopracitati.
In caso di sovradosaggio, il paziente deve essere monitorato per almeno 10 ore e, se necessario, deve essere adottata l'opportuna terapia di supporto.
Non si conoscono gli effetti dell'emodialisi o della dialisi peritoneale sulle concentrazioni plasmatiche di Sumatriptan. ( Xagena_2009 )